I cinema di Berlino riapriranno ufficialmente il 2 luglio. I primi film in programma saranno “Undine” di Christian Petzold, seguito dal film di Christopher Nolans “Tenet” e da “Berlin Alexanderplatz“ di Burhan Qurbanis. Questa la decisione della AG Kino, l’associazione degli imprenditori di teatro e cinema tedeschi.
Il processo di igienizzazione, riorganizzazione e formazione del personale è stato attivato quattro settimane fa. Ogni aspetto sarà considerato, dalle distanze, alla vendita degli snack e bibite (fondamentali per molti cinema tedeschi), alla biglietteria online, al monitoraggio dei visitatori.
Una cattiva notizia però circola dai primi giorni di giugno, le porte del cinema multisala Colosseum nel quartiere di Prenzlauer Berg rimarranno chiuse: la società conduttrice dello storico cinema berlinese ha presentato istanza di fallimento al tribunale distrettuale di Charlottenburg. Il curatore fallimentare, Sebastian Laboga, ha confermato la notizia già anticipata dal Berliner Kurier.
Il Colosseum è uno dei cinema più celebri della capitale e della ex Germania Est. All’inizio degli anni ’90, dopo la caduta del muro e la riunificazione delle due Germanie, il produttore cinematografico Artur Brauner acquistò l’edificio dalla istituzione per la privatizzazione della DDR Treuhand e lo trasformò in un cinema multisala. Sulle spalle del Colosseum ci sono quasi cento anni di storia del cinema. Da ex magazzino dei tram (1894) nella Schönhauser Allee, fu trasformato in cinema nel 1924 con ben 1.000 posti a sedere.
Durante la seconda guerra mondiale fu adattato a ospedale militare, poi ricovero di sbandati e bisognosi, infine teatro. La riapertura come cinema fu celebrata nel 1957. Negli anni a seguire fu lo schermo più importante della Germania Est.
La struttura è stata rinnovata nel 1997; dal 2006 a oggi fa parte del gruppo mondiale del cinema UCI. Il proprietario del cinema è ora l’agente immobiliare di Berlino Sammy Brauner, figlio di Artur Brauner.
I curatori del festival Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian hanno dichiarato: “Every closure of a cinema is a loss. However, shutting down a movie theatre with such a long and distinguished history would seem like a particularly grave decision, not just for Berlin’s cultural landscape at large but also for us as a festival. The Berlinale is inextricably tied to its cinemas, as they are the places where we come together as a community. Therefore, we still hope that in 2021, the Colosseum will once again welcome the Berlinale visitors, just as it has done for so many years now“.
FP
Nella foto in alto: Zentralbild Hesse 3.5.1957 / L’inaugurazione del cinema, allora il più moderno dell’epoca, avvenne il 2 maggio 1957. Le proiezioni avvenivano in Totalvision (Cinemascoope), all’evento parteciparono 819 spettatori.
Francesco Pensovecchio, classe 1969, è giornalista e risiede a Palermo. Tra le sue collaborazioni, Assovini Sicilia, Slow Food Italia, Gambero Rosso e il quotidiano Giornale di Sicilia.
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