Carlo Chatrian è il direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino. La sua nomina inizia ufficialmente con la 70ma edizione, in programma dal 20 febbraio al 1 marzo 2020. Succede a Dieter Kosslick. Sarà accompagnato da Mariette Rissenbeek, nel ruolo direttore esecutivo.
Nato a Torino il 9 dicembre 1971, Chatrian ha studiato letteratura e filosofia, conseguendo inoltre una laurea in studi cinematografici con una tesi sulla produzione di Jacques Rivette. Durante l’università ha iniziato a frequentare festival cinematografici come naturale contrappunto ai suoi studi; subito dopo, ha iniziato a lavorare per l’Alba Film Festival, poi per il Festival dei Popoli e Visions du Réel.
Alla fine degli anni ’90 si è concentrato sul genere documentaristico, linguaggi e modi di comporre e modellare la realtà. Ha tenuto seminari con registi come Johan van der Keuken, Frederick Wiseman ed Errol Morris. Nel 2003 ha iniziato a lavorare per il Locarno Film Festival dove ha curato retrospettive sull’animazione giapponese, Ernst Lubitsch, Vincente Minnelli e Otto Preminger.
Tra il 2013 e il 2018, Chatrian è stato direttore artistico dello stesso festival per sei anni.
Tra i personaggi da lui premiati, Michael Cimino, Werner Herzog e Agnès Varda. Ha celebrato la Nouvelle Vague francese, con omaggi ad Anna Karina, Bulle Ogier e Jean-Pierre Léaud, e il cinema tedesco con “Beloved and Rejected”, una retrospettiva di film della Germania occidentale del dopoguerra con premi speciali ad Armin Mueller- Stahl e Mario Adorf.
Durante il suo impegno al Festival di Locarno ha premiato anche cineasti dell’Asia orientale (Lav Diaz, Hong Sangsoo e Wang Bing) e l’americana Brie Larson.
Come scrittore ha curato, in collaborazione con altri autori, monografie su diversi registi quali Wong Kar-wai, Maurizio Nichetti e Nanni Moretti.
Berlinale
www.berlinale.de/en/festival/biographes/carlo-chatrian.html
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